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Carte d'imbarco #5

di ALESSANDRO GIANNACE



IL DILEMMA DELL'ONNIVORO

Michael Pollan (traduzione di Luigi Civalleri) Adelphi, Milano 2008

Zetaesse. Carte d’imbarco. Alessandro Giannace, IL DILEMMA DELL'ONNIVORO, Michael Pollan

«Avere piena consapevolezza della posta in gioco quando si mangia può sembrare un fardello eccessivo, ma in realtà porta a grandi soddisfazioni, tra le maggiori che si possano provare».

Per mangiare bene, o per mangiare meglio, bisogna essere consapevoli di quello che si mette tra i denti. Da dove viene, da chi e come è stato prodotto, quanto e quale lavoro è servito perché arrivasse sulle nostre tavole. Una consapevolezza che è sparita nelle pieghe della grande distribuzione alimentare, sostiene Michael Pollan, professore di giornalismo all’Università di Berkeley e autore de Il dilemma dell’onnivoro. «La nostra cultura è arrivata a un punto in cui ogni antica forma di saggezza riguardo al modo di nutrirsi sembra svanita, rimpiazzata da incertezze e ansie di vario genere» dice Pollan, prima di iniziare un percorso di approfondimento in cui passa al setaccio la catena di produzione industriale, quella biologica, fino ad arrivare all’ultima frontiera della resistenza alimentare: quella di preparare una cena solo con ingredienti da lui coltivati o cacciati. Un’esperienza con cui Pollan non intende fare proseliti o lanciare il movimento dell’autosostentamento, ma semplicemente dimostrare che è possibile pensare a una catena più sostenibile e ritrovare la nostra coscienza alimentare, sacrificata sull’altare dei quattro salti in padella: «Passare dal Gallus gallus al fast-food, dal pollo al McPollo, è un viaggio nell'oblìo che non potrebbe essere più dispendioso, in termini di sofferenza animale e del nostro stesso piacere. Ma l'industria alimentare conta proprio sulla dimenticanza, e prima ancora sulla nostra ignoranza».


*ALESSANDRO GIANNACE

Giornalista, scrive di sport e scommesse. Spesso in cucina, a volte dietro i giradischi. Non ama le note biografiche, ma per noi ha fatto un'eccezione....

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