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Immagine del redattoreZetaesse

Nel paese delle tazzine selvagge. Un'intervista a Kebab&Proust


Abbiamo approfittato del takeover delle scorse settimane per scambiare qualche battuta con Kebab&Proust sul loro progetto e sul difficile rapporto tra letteratura e Instagram: una miscela di letture e tazzine per tutti i gusti.




Come è nata l’idea di Kebab & Proust? Come mai questo nome?


L'idea è nata quando tutte e tre abbiamo consegnato la tesi e ci siamo accorte di aver bisogno di un piano b per il nostro nero futuro. Il nome è arrivato in maniera totalmente randomica nel tentativo ossimorico di accoppiare una pietanza e un autore.


Pubblicate più post ogni settimana e avete intensificato l’uso delle storie Quante ora vi impegna lo sviluppo di K&P?


Lo sviluppo di K&P non ci occupa molto tempo. Le foto sono frutto di momenti di ispirazione o di condivisione di un titolo che potrebbe prestarsi all'ironia della pagina.


Finora quale è stata la risposta? I follower si dimostrano attivi?


I follower sono sempre in aumento e ci inviano tantissime FAN ART, che custodiamo preziosamente in una cartella di storie.


L’ironia delle pubblicazioni spesso mi ha ricordato l’umorismo di Existential Comics. Corey Mohler desidera rendere la filosofia e cultura digitale più accessibili e popolari. Mi sembra che le premesse Di K&P siano differenti.


Questo accostamento ci fa molto piacere, ma le premesse sono totalmente differenti. K&P non nasce con l'obiettivo di rendere la letteratura più popolare, ma è stata creata per contrastare la tendenza a rendere i libri "instagrammabili" con le classiche foto di fianco alla tazzina che fanno tanto catalogo Ikea. Cerchiamo solamente di portare un po' di ironia e, soprattutto, di auto-ironia.


Quali sono i contenuti di cui fareste a meno su Instagram?


Come detto precedentemente, le classiche foto di libri patinate con la tazzina e i pancake a fianco.


Molte organizzazioni culturali italiane stanno intensificando la loro presenza digitale. Quale casa editrice sta proponendo a vostro avviso la strategia digitale più innovativa o interessante?


Stava andando bene l'Einaudi, ma poi hai rovinato tutto creando il profilo circa una settimana fa. A parte gli scherzi, non abbiamo particolarmente a cuore l'intento di valutare quale sia la strategia di social marketing più accattivante delle varie editrici perché la comunità virtuale di cui ci sentiamo più o meno partecipi non è solamente quella del cosiddetto “litweb”, ma soprattutto quella delle pagine che tendono ad adottare lo stesso tipo di procedimento di ironia, come Cartoleena o Fontanesi.



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