di PIERO NUDO
Si impara a fumare quasi sempre nei cessi di scuola, ci si attacca a sigarette spente o passate dai compagni di bocca in bocca, in fretta e tirando le guance. Il piacere che se ne ha è di protesta, come d'un contagio cercato per svezzare la bocca di latte. A dodici anni non si sa fumare, come a diciotto non si sa fare l'amore. Fumo è giovinezza, povertà libera, anche ironia. Non si fuma in fretta e camminando (lo fanno solo gli attori del cinema e i personaggi dei romanzi d'avventura quando si mettono a pensare), non si fuma al buio, non si fuma lavorando per noi e nel segreto di noi. Almeno così credo io che già tre quarti della mia vita li ho spesi fumando o intento a vedere la sigaretta tra pollice e indice svolgere l'azzurro rigoglio dei pensieri che hanno pace e musica in sé soli, prima di ridursi alla fatica e all'attrito della pagina scritta.
[ALFONSO GATTO, Elogio del fumo, 1958]
*PIERO NUDO
Nasce nel 1992 a Cosenza. Fin da piccolissimo è innamorato del disegno, e tuttora spera di essere prima o poi ricambiato. Tragicamente, non è scomparso nell'apocalisse Maya del 2012.
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