di GIANLUCA COLITTA
Quarto appuntamento con le pocket foto di Gianluca Colitta. Una raccolta di scatti che - attraverso la mediazione dello smartphone - registra lo straniamento del passeggiatore contemporaneo di fronte alla città, e solleva l’immagine dalla percezione della sua inquadratura.
Osservando la realtà altrui con curiosità, con distacco, con professionalità, l’onnipresente fotografo agisce come se la sua attività trascendesse gli interessi di classe, come se la sua prospettiva fosse universale. Di fatto, la fotografia comincia ad acquistare una propria fisionomia come prolungamento del flâneur borghese, la cui sensibilità è stata descritta con tanta precisione da Baudelaire. Il fotografo è una versione armata del viandante solitario che perlustra, esplora, percorre l’inferno urbano, del bighellone-voyeur che scopre la città come paesaggio di estremità voluttuose. Esperto delle gioie del guardare, intenditore di empatia, il flâneur considera il mondo “pittoresco”. Le scoperte del flâneur baudelairiano sono illustrate dalle istantanee scattate alla fine del secolo da Paul Martin nelle strade di Londra e in riva al mare e da Arnold Genthe nella Chinatown di San Francisco (entrambi con una macchina nascosta), dalla Parigi crepuscolare di Atget, fatta di strade squallide e di botteghe in rovina, dai drammi del sesso e della solitudine raffigurati nel libro Paris de nuit (1933) di Brassaï, dall’immagine della città come teatro del disastro in Naked City (1945) di Weegee. Il flâneur non è attratto dalle realtà ufficiali della città ma dai suoi brutti angoli bui, dalla sua popolazione trascurata: una realtà non ufficiale che sta dietro la facciata della vita borghese e che il fotografo “cattura” come un poliziotto cattura un criminale.
SUSAN SONTAG, Sulla fotografia, 1977
*GIANLUCA COLITTA
Gianluca Colitta è cineasta, fotografo e insegnante italiano. È laureato in Lettere con una tesi in Storia del Cinema. Dal 2004 a oggi ha realizzato video sperimentali, cortometraggi, progetti di fotografie, alcune performance e video-installazioni, e un libro. Ha fondato una società di cinema e arti visive e un blog di immagini, collabora con riviste, insegna italiano agli stranieri, tiene corsi di sceneggiatura. I suoi lavori sono stati presentati in Italia, Belgio, Cina, Romania, Regno Unito, Austria, Spagna, India, Finlandia e Stati Uniti.
Vive e lavora a Bruxelles.
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